Le immagini della commedia by Roberto De Gaetano

Le immagini della commedia by Roberto De Gaetano

autore:Roberto De Gaetano [Gaetano, Roberto De]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2024-03-04T10:34:55+00:00


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BILLY WILDER, SOME LIKE IT HOT (1959)

In gioco in Some Like It Hot c’è la maschera come fuga e il travestimento come modo di vita. Non è la maschera che si modella impercettibile sul soggetto definendone l’identità, come nella commedia di costume, né quella che il soggetto indossa consapevolmente per inseguire un oggetto del desiderio altrimenti inarrivabile, come nelle commedie d’intreccio. Qui è in gioco la maschera che permette di nascondersi e di fuggire.

Ma da cosa scappa il soggetto che si maschera e traveste?

Chicago 1929, due musicisti senza un lavoro stabile, Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon), suonano in un locale dove in pieno proibizionismo si vendono alcolici. Piomba la polizia, i due sono costretti a scappare, e mentre fuggono diventano testimoni in un garage di un massacro tra bande criminali. La gang di Spats Colombo stermina quella rivale di “Toothpick” Charlie ritenendola colpevole della spiata alla polizia, causa dell’irruzione e della chiusura del locale.

Joe e Jerry diventano colpevoli solo per ciò che hanno visto. Essere testimoni significa essere depositari di una verità. E questa verità è quanto di più temibile e minaccioso ci possa essere per i colpevoli, dunque per i gangster. Quei testimoni vanno fatti fuori.

Non solo, l’ordine che governa la Chicago che ci viene mostrata è diviso tra l’interdetto della legge (proibizionismo), la spinta a sfuggirlo (gli avventori del locale) e la tendenza a infrangerlo con una continua e sistematica violenza e per arricchimento (criminalità).

In questa situazione i due scappano dalla polizia come chi non è in regola, ma scappano soprattutto dai criminali come da coloro da cui si sentono sommamente minacciati. Non esiste, neanche come ipotesi, la possibilità di passare dall’essere testimoni alla denuncia: «Chiami la polizia?» – chiede Jerry a Joe che sta al telefono – «Se volessimo suicidarci sarebbe il sistema più spiccio» risponde Joe. Non resta allora che la fuga.

L’inizio è decisivo, perché individua realtà in cui il legame sociale tra le persone è segnato esclusivamente da sospetto, tradimento e violenza. Non c’è altro. Ed è incarnato solo da uomini. Meglio ancora, da gruppi di uomini affiliati, come sono le gang criminali.

La minaccia risiede sia nella possibilità di essere uccisi, sia nel fatto che il mondo non sembra presentare alcuna chance né opportunità: troppa violenza ed esagerate difficoltà, anche solo per trovare una strada per la sopravvivenza economica.

Sarà la paura il motore di tutto. Per sopravvivere e trovare una via, Joe e Jerry si travestiranno da donne. Diventeranno Josephine (Joe/Curtis) e Daphne (Jerry/Lemmon), ed entreranno in un’orchestra femminile che dal Midwest va in Florida per una tournée di tre settimane.

Il massacro iniziale è la scena traumatica che manifesta la forma minacciosa del mondo adulto e maschile. Rispetto a tale scena e agli effetti che ne potrebbero conseguire non resta altro per i due che il gioco comico del travestimento multiplo e della fuga. Tale gioco conferma che è sempre la paura il detonatore che attiva il comico come forma di difesa.

Attraverso il travestimento non solo si entra nell’ordine ludico dell’indecidibilità identitaria, ma



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